Categorie
Viaggi e Turismo

MI PIACE ANDARE IN VACANZA…

Credo che sia una cosa comune a tutti. Mi piacerebbe riuscire anche a fare una vacanza accessibile visto i problemi motori che accompagnano la mia vita. Tante persone con vari tipi di disabilità non riescono a muoversi come vorrebbero.

 

Io sono fortunata perchè qualche movimento lo faccio ancora e trovo sempre qualcuno che mi accompagna, anche se uno dei miei sogni sarebbe quello di poter viaggiare da sola ovunque…ma questo non credo sia possibile per ora.

 

E’ bello il mare ma anche la montagna, le difficoltà ci sono ovunque, tante cose sono state fatte negli ultimi anni e tante barriere sono state abbattute ma il lavoro rimasto è enorme, e dico questo per esperienza personale avuta nei miei viaggi di lavoro e di riposo. Sono però convinta che uno spirito combattivo e nello stesso tempo diplomatico riesca a mettere ogni giorno un tassello positivo nel turismo accessibile, anche perchè è sicuramente una fonte di guadagno per gli operatori del settore e un rispetto dei diritti delle persone con difficoltà.

 

Lavorare nel sociale non è facile ma può dare grandi soddisfazioni sia agli utenti che ai volontari. Anche qui parlo per esperienza personale in ambedue i casi: dove ho beneficiato e dove ho lavorato a favore di altre persone. Resta sempre fisso il mio pensiero di non dividere le strutture ed i luoghi di accoglienza, ma di condividere e dare la possibilità a tutti di usufruirne.

 

Credetemi che la gioia di tante persone, tante famiglie e tanti amici sarebbe incredibile. La vacanza rilassa, ti fa conoscere dei posti meravigliosi, nuove persone e nuove amicizie, ti fa crescere e ti fa stare bene. Tutto questo è fondamentale per le persone disabili che hanno continuamente bisogno di stimoli e di certezze, a volte minate dalle proprie problematiche.

 

Io, personalmente, non mi abbatto, lotto in continuazione, e anche quando trovo situazioni negative le affronto e spesso il risultato arriva. Tante persone mi aiutano ma ne aspetto altre, proprio per continuare a dire e farlo dire anche ad altri “Mi piace andare in vacanza…”

 

CONTATTA L’HEYOKA RICCARDA AMBROSI

Categorie
Viaggi e Turismo

PROGETTO LAGO ACCESSIBILE

Vorrei parlarti di un progetto che sto portando avanti sul lago d’Iseo, più precisamente a Sassabanek, vicino a Iseo dove io abito. Lo scopo principale è quello di avvicinare tutte le persone disabili alle attività sportive e alle discipline paralimpiche che si possono praticare sul lago e di promuovere il turismo accessibile sul territorio.

 

Per poter svolgere la disciplina della canoa e della barca a vela, che già si svolge regolarmente tra le persone normodotate, è stato predisposto un sollevatore idraulico specifico sulla rotonda di cemento in prossimità della zona lago per le persone con gravi disabilità.

Ma servirebbe anche una passerella di legno o altro materiale resistente all’acqua che declinerebbe dolcemente nel lago in modo che possa far scendere i ragazzi/e disabili in acqua e salire in canoa o barca a vela in tutta sicurezza.

 

Nel progetto è stata prevista anche una zona con una doccia accessibile da collocare su una piattaforma rigida adatta alle carrozzine e che potrà essere fatta seduti su una carrozzina Sole Mare OFFCARR che permetterà di entrare nel lago per poter fare il bagno e poi comodamente la doccia prima del trasferimento sulla propria carrozzina.

Ovviamente mi rendo conto che preparare e gestire dei corsi di barca a vela per persone disabili non è una cosa semplice, comunque non ci siamo persi d’animo e abbiamo iniziato ad organizzare delle gite sul nostro splendido lago in totale sicurezza, in modo da poterlo far conoscere a più persone e a far capire quanto possa essere bello riuscire a godere degli spettacoli che ogni giorno ci regala.

 

Quindi mi chiedo… perché non organizzarsi e dare un servizio completo del nostro Lago e renderlo accessibile a tutti? Perché io penso che lo Sport è di tutti ma anche il divertimento e la gioia di una vacanza senza problemi è di tutti!

 

Hai dei consigli da darmi? Vuoi partecipare anche tu a questo progetto?

CONTATTA L’HEYOKA RICCARDA AMBROSI

Categorie
Salute & Benessere

LA CURCUMA

La curcuma migliora la memoria e l’umore ed è un ottimo antifiammatorio.
Ecco perché in India ci sarebbero migliori performance cognitive e meno malati di Alzheimer.
E’ il risultato di una ricerca condotta dall’Università della California pubblicata sull’American Journal of Geriatric Psychiatry.

 

I risultati della ricerca

 

Sono stati coinvolti nello studio 40 adulti tra i 50 e i 90 anni con lievi disturbi della memoria. Sono stati divisi in due gruppi:

 

  • ad uno è stato assegnato un placebo;
  • all’altro 90 milligrammi di curcumina, per due volte al giorno per 18 mesi.

 

I test di memoria per chi aveva assunto curcuma erano migliori del 28%. Inoltre, avevano avuto un lieve miglioramento dell’umore e meno segnali delle proteine amiloidi e tau nell’amigdala e dell’ipotalamo, regioni del cervello che controllano le funzioni emotive e della memoria. Queste due proteine sono associate alle malattie neurodegenerative come il morbo di Alzheimer.

 

Le proprietà della curcuma

La curcuma è inoltre un noto elemento

 

  • Antiossidante;
  • antitumorale;
  • cicatrizzante;

 

Tra le sue altre proprietà spiccano quella di

 

  • stabilizzatore glicemico;
  • antibatterico;
  • antistaminico;
  • immunostimolante;
  • seboregolatore;
  • lenitivo;
  • protettore cardiovascolare.

 

Insomma, un vero e proprio portento per il nostro organismo.

Per migliorare l’assorbimento della curcuma, bisogna, ovviamente ricondizionare l’assorbimento intestinale con Metodo MC e imparare ad eliminare e monitorare verminosi e micosi mantenendo alta la flora batterica e quindi mantenendo in una corretta eubiosi l’intestino. L’eubiosi ci consente di portare acqua e cibo a tutti gli organi. I nemici primari per l’essere umano del 2000 sono le problematiche asintomatiche e spesso sottovalutate. Diventando coscenti dell’importanza dell’eubiosi si riuscirà ad avere grandi risultati uno tra tanti riuscire ad assimilare la curcuma che apporta al ns. organismo principi attivi essenziali.

Categorie
Salute & Benessere

LA PSICOLOGIA DELL’EMERGENZA Perché chiedere aiuto?

Ti è mai capitato di sentirti incapace di affrontare una situazione improvvisa?

Di non sentirti in grado di fronteggiare degli eventi?

Hai mai sperimentato il senso d’impotenza? Quando ti senti piccolo piccolo…

Hai mai provato la frustrazione e la sofferenza di voler fare qualcosa, ma non sapere cosa o di non poter far niente?

 

Facciamo degli esempi.

Un giorno qualunque, come tutti gli altri, ad un certo punto arriva nella vita una minaccia improvvisa che può essere per esempio una diagnosi di malattia, un incidente stradale grave, una chiamata durante la quale si viene informati di un lutto improvviso.

Questa minaccia comporta forti emozioni e prese di decisione che le persone sono chiamate a prendere, quindi inizia quella che viene chiamata una situazioni interattiva. Iniziamo ad interagire con le persone che ci stanno attorno, ad esempio, dobbiamo recarci in ospedale, cerchiamo di capire come fare per andare lì, poi parliamo con i dottori e cerchiamo di capire cosa ci vogliono dire, magari ci fanno anche delle domande alle quali non sappiamo rispondere.

Tutte queste prese di decisioni sono sviluppate in maniera rapida, talmente rapida che, nonostante la  giornata fosse iniziata come una giornata qualunque, non ci sembrerà mai più un giorno come gli altri. Siamo stati catapultati in un’altra dimensione temporale, quasi ovattata.

Cosa accade in queste situazioni?

Le nostre risorse emotive, materiali, fisiche, alle volte non bastano; siamo chiamati a fronteggiare una  realtà, delle notizie che fino al giorno prima non credevamo nemmeno possibili. Non riusciamo a  realizzare che la notizia arrivata sia vera.

Questa situazione alle volte genera sofferenza, perché non abbiamo la possibilità di rispondere in modo positivo alle richieste esterne.

 

Ecco vedi, ho fatto questi esempi per riuscire a spiegarti che la psicologia innanzitutto riguarda realtà che probabilmente abbiamo provato tutti sulla nostra pelle almeno una volta nella vita.

 

Cosa fa, cosa serve, di cosa si occupa la psicologia dell’emergenza?

Di questo!

Di tutte quelle situazioni in cui il protagonista dell’evento, i familiari, i soccorritori si sentono impotenti, sentono di essere stati sconfitti da qualcosa che è difficile da comprendere, quasi impossibile.

Quando quelle notizie e questi eventi che arrivano e rimbalzano su di noi ci lasciano privi di parole e ci tormentano. Quando ci rendiamo conto che le nostre capacità, le nostre risorse non bastano. Nonostante ci siamo impegnati e abbiamo fatto tutto il possibile, alle volte il possibile non basta!

Quando la realtà appare più grande di noi ed incomprensibile.

Tutto quello che avevamo imparato prima di quell’evento risulta essere inutile e l’evento stesso non riesce a collocarsi nel nostro sistema valoriale e di senso.

 

Ti sei mai chiesto: “Ma questo che senso ha?”, “Adesso che cosa faccio? Come faccio?”,  “Perché a me?”.

Contemporaneamente le frasi che tormentano i soccorritori sono: “Perché proprio quel bambino, così piccolo?”, “Non potevamo arrivare prima?”, “C’era qualcos’altro da fare?”.

Conosci questa sensazione di avere mille domande e nemmeno una risposta?

E più non si trovano risposte più le domande si auto generano, come se formassero una vita propria dentro di te.

 

Ecco, STOP!!!!

Fermati e chiedi aiuto.

Perchè?

Perchè tutti noi abbiamo delle risorse che sono utili, spendibili, che sono pronte ad aiutarci ancora, ma dobbiamo riscoprirle, orientarle e attivarle.

 

E’ arrivato il momento di lasciare spazio e far emergere quei silenzi, quelle domande e quelle parole che richiedono sottovoce delle risposte.

 

CONTATTA L’HEYOKA GIULIA LAMARCA

Categorie
Salute & Benessere

LESIONE MIDOLLARE: IL PERCORSO RIABILITATIVO

Il percorso riabilitativo in seguito ad una lesione midollare è un percorso lungo e delicato, che richiede molta pazienza, costanza e determinazione. In modo molto sintetico ti voglio riassumere di seguito le varie fasi che deve affrontare un paziente colpito da questa patologia.

 

DEFINIZIONE

 

La mielolesione o lesione midollare è una patologia neurologica che avviene in seguito a un

danno al midollo spinale, che è una parte del sistema nervoso centrale.

Possiamo suddividere le lesioni midollari in due grandi categorie in base al livello lesionale.

Si parla di tetraplegia quando tutti e quattro gli arti sono coinvolti, quindi in seguito ad una

lesione cervicale.

Si parla di paraplegia quando solo gli arti inferiori e/o il tronco sono coinvolti, quindi in

seguito ad una lesione toracica o lombare.

 

CAUSE

 

Le cause più comuni possono essere di origine traumatica come fratture vertebrali, ferite da

taglio o armi da fuoco, origine infettiva o neoplastica come tumori.

 

SEGNI E SINTOMI

 

La lesione midollare può comportare diversi segni e sintomi, i principali sono: segni motori

quali perdita di forza parziale o totale dei vari distretti muscolari, segni sensitivi quali

un’alterata o un’assente sensibilità. Problematiche di tipo urovescicale quali vescica

neurologica o incontinenza. Problematiche della sfera sessuale come un’alterata erezione

e/o eiaculazione. Dolori di tipo neuropatico e/o spasmi e contrazioni muscolari involontarie.

 

LA RIABILITAZIONE

 

È essenziale svolgere un lungo periodo di fisioterapia in seguito ad una lesione midollare per

permettere al corpo di reindirizzare sia il recupero spontaneo sia il recupero dovuto agli

esercizi fisioterapici in maniera ottimale.

Infatti, in seguito ad un primo periodo, il corpo inizia a reagire al trauma e molto spesso

possiamo osservare un recupero parziale o totale di alcuni muscoli o alcune zone di

sensibilità.

 

La fisioterapia sarà indirizzata in base ai segni e i sintomi individuati e alle zone

maggiormente colpite in modo da permettere il recupero migliore possibile.

Una visione più innovativa prende in considerazione però anche le zone dove i movimenti

sono ancora assenti, lavorando sulla memoria e sulla programmazione del movimento. In

questo modo il paziente non perde l’immagine motoria che si rivela molto importante in

momenti successivi della riabilitazione.

 

Un altro strumento di spicco è l’idrokinesiterapia, cioè la fisioterapia in acqua. Si utilizzano

vasche terapeutiche con acqua riscaldata al fine di favorire il rilassamento muscolare ed

eliminare o ridurre la forza di gravità permettendo anche ai muscoli più deboli di essere

“allenati” e “rinforzati”, per utilizzare a pieno il loro potenziale in ogni fase della riabilitazione.

Spesso è necessario prescrivere e valutare l’utilizzo di una carrozzina per permettere al

paziente di muoversi in maniera più autonomia possibile.

 

Così come la fisioterapia anche gli ausili devono essere studiati e confezionati su misura in

base alle necessità e alle possibilità di ogni persona.

 

DOPO IL RICOVERO E DOPO LA FISIOTERAPIA

 

Reputo importante non fermarsi alla fisioterapia, ma introdurre dei programmi di

mantenimento oppure di attività sportiva al fine che la persona possa riprendere o iniziare

una nuova attività fisica e sportiva.

 

Anche l’inserimento nel mondo lavorativo è un punto cruciale del ciclo riabilitativo della

persona in quanto può succedere che si debbano effettuare delle modifiche o dei

cambiamenti nella vita lavorativa della persona. In alcuni casi le difficoltà sono rappresentate

da barriere architettoniche sul posto di lavoro, in altri casi può succedere che non sia più

possibile continuare a svolgere la mansione che si svolgeva prima di questo evento.

 

Tutto questo viene trattato durante la terapia occupazionale che spazia dalla progettazione

di ausili specifici di uso quotidiano come forchette o utensili, fino alla progettazione di spazi

domestici come cucine adattate.

 

SCAMBIAMOCI INFORMAZIONI!

 

E’ importante creare comunità, scambiarci informazioni ed esperienze.

Molte problematiche che una persona si trova di fronte in seguito alla lesione midollare sono

spesso già state affrontate da altri e in alcuni casi si è trovata una soluzione.

Può sicuramente essere di grande aiuto ai pazienti e alle loro famiglie.

 

Categorie
Salute & Benessere

DIMMI COSA MANGI… E TI DIRÒ CHI SEI!

Nutrirsi è un bisogno fondamentale per l’uomo. Lo è ancor più, per favorire il proprio benessere psico-fisico, prevenire numerose condizioni patologiche e migliorare l’efficacia dei trattamenti, nutrirsi in maniera sana e corretta.

La proporzione delle varie tipologie di alimenti e la quantità dei cibi che assumiamo, sin dalla più tenera età, sono alla base di uno sviluppo umano completo, sia fisico che mentale.

E’ ormai ampiamente dimostrato che lo stile di vita e le scelte alimentari incidono sulla possibilità di evitare l’insorgere di patologie organiche, di controllarne l’evoluzione e di potenziare i trattamenti farmacologici in corso.

La relazione con il cibo è fortemente determinata da una complessità di fattori, tra cui

  • il rapporto con il proprio corpo;
  • la reazione ad eventi stressanti;
  • le relazioni affettive ed interpersonali.

La dieta del Colonnello

Nella mia condizione clinica, compromessa da anni da numerose patologie multi-organo tra cui la Sensibilità Chimica Multipla e varie intolleranze alimentari, alimentarsi in maniera corretta assume un significato di vitale importanza. Assieme alle terapie farmacologiche, una dieta bilanciata, ricca di alimenti ad alto contenuto di vitamine, oligoelementi ed antiossidanti, priva di glutine e farine raffinate, unitamente ad un pressoché nullo apporto di zuccheri e grassi animali, accompagnata ad attività sportiva quotidiana, mi permette di vivere, non solo di sopravvivere, consentendo di rallentare il decorso necessariamente progressivo della patologia neurodegenerativa.

Ovviamente non si può improvvisare. Per questo è necessario affidarsi a professionisti del settore. La mia alimentazione è una terapia a tutti gli effetti, dettagliatamente studiata dai medici del Breakspear Medical Group (Centro di alta specializzazione in Inghilterra).

Prendersi cura di sè

Mangiare è considerato uno dei piaceri della vita, ma mangiare bene non significa solo saziarsi. E’ forse ancor più importante consumare cibi di buona qualità, nelle giuste quantità, in un ambiente amichevole.

Prendersi del tempo per cucinare, così come mangiare e poter condividere momenti di benessere con le persone che hanno cucinato per noi sono elementi che possiedono un impatto diretto sulla nostra capacità di alimentarci in maniera corretta, e di volerci bene.

Prendersi cura di sé attraverso il cibo è il più grande regalo che possiamo imparare a donare a noi stessi e a chi amiamo.

CONTATTA L’HEYOKA CARLO CALCAGNI

Categorie
Diritti

LA BICICLETTA A PEDALATA ASSISTITA PUÒ GODERE DELLA DETRAZIONE DEL 19% DELL’IMPOSTA?

E’ stato chiesto all’Agenzia delle Entrate se fosse possibile usufruire della detrazione del 19% dell’imposta quando una persona con disabilità acquista una bicicletta a pedalata assistita.

La risposta è stata affermativa.

La legge, in via generale, prevede che è possibile la detrazione del 19% dall’Irpef nel caso di acquisti relativi ai mezzi essenziali all’accompagnamento, alla deambulazione, alla locomozione e al sollevamento finalizzati a facilitare l’autosufficienza e le possibilità di integrazione delle persone con disabilità.

In tale ottica va inserita anche la bicicletta con pedalata assistita, pure non presente tra gli ausili tecnici per la mobilità personale individuati dal nomenclatore tariffario delle protesi, da parte di soggetti con ridotte o impedite capacità motorie permanenti.

Cosa occorre?

E’ necessario, oltre alla certificazione di invalidità o di handicap, rilasciata dalla Commissione medica pubblica competente, che attesti la menomazione funzionale permanente, che via sia un collegamento funzionale tra la bicicletta con motore elettrico ausiliario e la menomazione certificato dal medico specialista della Asl.

  • Inoltre, bisogna ricordarsi di conservare la fattura/ricevuta fiscale relativa all’acquisto effettuato intestata alla persona con disabilità o al familiare, di cui il disabile risulta a carico fiscalmente, che ha sostenuto il pagamento.
  • Infine, è utile sapere che è possibile autocertificare il possesso della documentazione attestante il riconoscimento della sussistenza delle condizioni personali di disabilità.
Categorie
Ausili

La sfida Tompoma è iniziata

Sotto una torrenziale pioggia, a visibilità minima, è iniziata la sfida che vede il campione olimpico, medaglia d’oro nella spada a Sidney 2000, Paolo Milanoli, confrontarsi sul mitico Sentiero Cadorna con Renato Brignone, l’inventore della stampella rivoluzionaria Tompoma.

Una sfida che vede un normodotato contro un disabile utilizzando proprio queste particolari stampelle. La gara è appena iniziata e andrà avanti per i prossimi mesi.

Chi vincerà?

Categorie
Heyoka News

Benedetta De Luca ogni martedì su RadioAlfa

Segui ogni martedì su RadioAlfa (https://www.radioalfa.fm) la nostra Heyoka Benedetta, vivace e pimpante. Martedì scorso (13 novembre) ai suoi microfoni sono intervenuti Jay Ferreira (il nostro  social manager) e il campione paralimpico di tiro con l’arco Stefano Travisani. L’argomento? Il mondo Heyoka del quale fanno parte!!!

 

Grazie Benedetta per il contributo alla nostra idea di disabilità positiva.

Categorie
Heyoka News

Giulia Lamarca e il suo nuovo blog my travels: the hard truth.

Il 5 novembre la nostra Heyoka Giulia ha messo on line il suo blog di viaggi.
Perché un blog di viaggi? Ce lo dice lei :“Viaggiare in carrozzina alle volte è complicato.
Ma credo davvero che con una buona dose di PERSEVERANZA (testa calda) e AUDACIA
(scatti d’ira) ci si possa riuscire!Però non tutti hanno queste due grandi doti innate, ecco perché penso che il mio blog possa essere d’aiuto… il mio amore ed il mio bisogno di viaggiare sono nati subito dopo il mio incidente. Viaggiare per me significa LIBERTA’, è il mio modo di CAMMINARE nel mondo ancora con le mie gambe. Mi permette di lasciare il passato alle spalle e reinventarmi ogni volta. Le persone non conoscono quella che ero e vedono solo quella che sono!”

Siamo sicuri che Giulia avrà il successo che si merita, trovate il suo blog a questo link